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Come prevenire l‘invecchiamento precoce del cervello

Il cervello, come il resto dell’organismo, è influenzato dallo scorrere del tempo. Invecchiando, infatti, alcune funzioni mentali, come la capacità di apprendere nuove informazioni, la memoria a breve termine e la capacità di ricordare le parole, si riducono, soprattutto superati i 70 anni di età. In molti casi, per superare i cali di memoria e di concentrazione, si può ricorrere a un integratore. Ma bisogna tenere a mente che il cervello con il passare del tempo può funzionare un po’ meno bene, tuttavia resta una macchina straordinaria e se comparato agli altri organi il suo declino è molto più lento, tranne casi particolari nei quali si evidenzia un invecchiamento precoce. Con l’avanzare dell’età si assiste a una serie di cambiamenti importanti: si riduce, infatti, il flusso di sangue che raggiunge il cervello, si restringono i lobi frontali dell’ippocampo (coinvolti nei processi cognitivi come la memoria), si restringe di mielina, deputata alla corretta conduzione degli impulsi nervosi, si dirada la densità corticale (con un rallentamento dell’elaborazione cognitiva), diminuisce la materia bianca, e si indeboliscono i sistemi di neurotrasmettitori, con una minore produzione di serotonina, aceticolina, dopamina e noradrenalina. L’alterazione dei livelli di questi ormoni, comporta non solo disturbi dell’umore (la depressione), ma anche deficit della memoria e dell’attenzione. Questo declino graduale del cervello tuttavia, può essere accelerato da cattive abitudini di salute.

La maggior parte dei danni dell’invecchiamento, infatti, può essere scongiurato mangiando in modo salutare, riposando adeguatamente e rimanendo attivi. Per mantenere il nostro corpo sano, ma anche il cervello, è importante prima di tutto seguire una dieta equilibrata, riducendo l’assunzione di sale e di zuccheri, eliminando gli acidi grassi trans (che si trovano negli alimenti trasformati), consumando alimenti ricchi di acidi grassi Omega 3, e bevendo 8-10 bicchieri di liquidi al giorno, almeno 5 dei quali di acqua.

È fondamentale, inoltre, praticare esercizio fisico regolarmente (es. camminare, nuotare o andare in bici), non solo perché migliora la salute generale e aiuta a prevenire le malattie, ma anche perché migliora l’umore, allarga i vasi sanguigni, permettendo al sangue e all’ossigeno di fluire al cervello, migliora la memoria e l’apprendimento, aumenta il  numero di cellule gliali (supportano i neuroni e velocizzano l’elaborazione) e amplifica la velocità con cui nuovi neuroni sono generati nell’ippocampo. Per un cervello vitale infine, è necessario prevenire l’obesità, associata ad altri fattori di rischio come il diabete, l’ipertensione e il colesterolo alto. Tutte queste condizioni, infatti, aumentano il rischio di declino cognitivo. Controllare il peso, con la dieta e l’esercizio fisico, diventa quindi essenziale per il benessere del cervello.

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