Negli ultimi tempi si è spesso sentito parlare del RAS, il Registro Anagrafe Sicurezza del condominio, e non si capiva bene se fosse obbligatorio, se esistesse una norma o una legge che lo imponesse.

Il problema sta nell’ambiguità che ha lasciato la legge n. 220/2012 in merito al registro dell’anagrafe condominiale, che è uno dei quattro obbligatori, sul fatto che in esso debbano essere inserite tutte le valutazioni di sicurezza o che, addirittura, ci sia bisogno di un ulteriore registro di sicurezza del condominio.

Registro Anagrafe Condominiale Sicurezza: dove nasce il dubbio?

È proprio l’UPPI (unione piccoli proprietari immobiliari) ad evidenziare come nel testo della relazione che accompagna la legge ci sia un passaggio ambiguo che prende in esame la sicurezza del condominio:

“Con la lettera c) si specifica che i dati relativi alle condizioni di sicurezza da inserire nell’anagrafe condominiale sono quelli relativi alle parti comuni dell’edificio, di cui all’articolo 1117 del Codice civile, evitando che la formulazione normativa più generica possa dar luogo a intromissioni nelle proprietà individuali anche allorché le attività ivi realizzate non interferiscano in alcun modo con la tutela delle strutture essenziali e comuni (tra cui quelle portanti dell’edificio), indicate nell’articolo 1117”.

Purtroppo in nessuna legge e in nessun altro testo sembra essere indicato cosa debba contenere tantomeno di come esso deve essere compilato.

Chiaro è che il legislatore  ha chiesto agli amministratori di raccogliere tutta la documentazione relativa alla sicurezza dell’edificio (statica, impiantistica ecc) e tenerla aggiornata.

Quali dati della sicurezza devono essere inseriti nel registro anagrafe?

È logico che, quando si tratta di legge, non si possa fare una valutazione della sicurezza a occhio e autocertificando. Se un amministratore di condominio lo facesse, potrebbe incappare in notevoli problemi.

La cosa giusta da fare è basarsi su tutte le certificazioni obbligatorie del condominio, come quelle fornite per gli ascensori, per gli impianti elettrici, del gas, delle acque, della centrale termica.

Tutti questi impianti di uso comune devono essere vagliati da un organismo di certificazione che rilascia i documenti ufficiali che ne attestano la conformità.

Inoltre si devono inserire nel registro i certificati di sicurezza rilasciati dai Vigili del Fuoco, come quello per la prevenzione degli incendi, e annotare la conformità delle norme CE per i giochi dei bambini posti in aree comuni come il giardino.

Naturalmente deve essere indicato tutto ciò che attesta l’agibilità e le dotazioni del fabbricato.

In conclusione si può ribadire che è necessario inserire nel registro anagrafe tutte le certificazioni riguardanti la sicurezza delle parti comuni dell’edificio.

Se cerchi un organismo di certificazione, visita il sito di Eurocert che certifica la sicurezza di condomini in tutta Italia.

Su questo sito utilizziamo i cookie per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche anonime (cookie statistici) e per mostrare opportunamente servizi/prodotti (cookie di profilazione). Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie Policy