Patologia emorroidaria: che cos’è e come contrastarla?
Le emorroidi, di cui si sente spesso parlare, sono un problema che affligge circa il 10-12% della popolazione. Sono dei cuscinetti di tessuto vascolare che svolgono un ruolo importante, insieme allo sfintere anale, nell’evacuazione e nella continenza fecale. Essendo presenti numerosi vasi sanguigni, possono gonfiarsi, chiudendo l’ano, o sgonfiarsi, consentendo l’emissione all’esterno delle sostanze di scarto.
Le emorroidi si trovano nel canale anale, ancorate alla parete in maniera salda, grazie a degli appositi legamenti fibrosi. Possono essere interne, ovvero poste dentro il canale anale, al di sopra della linea dentata, ed esterne, situate ai margini dell’orifizio anale.
Le emorroidi esterne hanno una spiccata sensibilità dolorifica, mentre quelle interne ne sono prive. In condizioni normali le emorroidi non provocano alcun tipo di fastidio e non vengono percepite. Tuttavia, in circostanze particolari possono dilatarsi e gonfiarsi, causando prolassi, ma anche sanguinamenti e trombi. In questi casi si parla di patologia emorroidaria o emorroidale.
Cause e sintomi delle emorroidi
Le cause che portano all’infiammazione delle emorroidi sono piuttosto numerose. Si tratta di una problematica che colpisce entrambi i sessi, ma, in alcune circostanze, le donne tendono ad essere più vulnerabili in merito a questo disturbo, specialmente durante la gravidanza ed il parto. Tuttavia, è determinante anche l’abuso di alcuni medicinali, soprattutto di lassativi ed anticoncezionali, ma anche la pratica di alcuni sport come l’equitazione ed il ciclismo.
Vi può essere, poi, anche una predisposizione familiare o personale, che prevede una particolare fragilità del tessuto venoso. Infine, alcune emorroidi vengono generate in seguito al manifestarsi di alcune circostanze patologiche, come alcuni tumori o l’ipertensione portale, che deriva dalla cirrosi epatica. E per quanto riguarda i sintomi? La patologia emorroidaria può generare diversi disturbi in corrispondenza dell’ano, come dolore, prurito, gonfiore, bruciore, perdite di muco ed anche sanguinamento.
I rimedi per contrastare la patologia emorroidaria
Nel caso in cui si tema di soffrire di emorroidi, è bene chiedere consiglio al proprio medico. Infatti, solo in questo modo è possibile classificare con certezza il tipo di emorroide e capire come procedere al meglio. Ciononostante, una volta accertata la presenza della malattia emorroidaria è bene cercare di correggere la propria alimentazione. Nel caso in cui ciò non dovesse essere sufficiente, è necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico, che richiede un periodo di riposo fisico.
Tuttavia, prima è anche possibile cercare di utilizzare creme, farmaci o trattamenti specifici, come la cauterizzazione elettrica. Per avere ulteriori informazioni in merito è possibile visitare il sito www.noemorroidi.com, dove vengono date anche interessanti indicazioni rispetto ai rimedi naturali per alleviare e prevenire la sintomatologia generata dalla malattia emorroidaria.
In generale, è fondamentale fare attività fisica, così da tenere sottocontrollo il peso, visto che l’obesità è un fattore scatenante di questo particolare disturbo, ma anche assumere i cibi giusti, ricchi di fibre ed evitare sforzi e sfregamenti. Inoltre, è importante sottolineare che non bisogna avere vergogna di parlare con uno specialista delle emorroidi, poiché solo così è possibile evitare le situazioni più spiacevoli e che potrebbero arrecare dolore e la necessità di interventi invasivi.