Omega-3: dai benefici agli integratori anche vegani, quattro cose da sapere
Sono volgarmente noti come grassi buoni perché hanno numerose proprietà benefiche per l’organismo e svolgono un’importante azione protettiva da molte patologie, anche serie. Sugli omega-3, però, circolano parecchi falsi miti che rischiano di creare confusione e mandare sulla cattiva strada soprattutto chi abbia bisogno, su consiglio medico, di assumere integratori o di cominciare una dieta ricca di acidi grassi come questi: proviamo a fare chiarezza, allora, con quattro cose da sapere sugli omega 3.
Quattro cose da sapere su acidi grassi polinsaturi e integratori di omega-3
La prima: si tratta di acidi grassi detti essenziali perché l’organismo umano non è in grado di sintetizzarli da solo; la diretta conseguenza è che vanno assunti tramite una dieta equilibrata e ricca di alimenti che li contengano. Tra le principali fonti di acidi grassi polinsaturi è classicamente indicato il pesce azzurro: salmone, acciughe, sardine, sgombro in particolare avrebbero concentrazioni maggiori di omega-3. Per chi segua un regime alimentare vegano o vegetariano, però, ottimi sostituti sono noci, semi di chia, semi di lino.
Per praticità, e perché è stato provato che possano svolgere un’importante azione preventiva, in commercio – in farmacia, in erboristeria, nei negozi specializzati – si trovano ormai numerosi integratori di omega-3. Nella maggior parte dei casi si tratta di integratori a base di olio di pesce, da assumere secondo indicazioni del proprio medico di fiducia o dello specialista della nutrizione da cui si è seguiti, meglio senza superare la dose consigliata di 250 mg di EPA e DHA (acido eicosapentaenoico e acido docosaesaenoico, ossia i due principali derivati degli omega-3) al giorno. Esistono, però, anche integratori di omega-3 vegani e privi di derivati animali che svolgono le stesse azioni di quelli a base di olio di pesce e che, anzi, combinano alle proprietà benefiche degli omega-3 quelle di semi, oli, frutta a guscio da cui sono derivati.
I benefici degli integratori di omega 3 sono del resto, come si accennava, numerosi: vanno da un’azione antitrombotica e anticoagulante che ha un ruolo piuttosto importante nel contrasto delle patologie cardiovascolari a proprietà metaboliche che possono essere sfruttate per tenere sotto controllo colesterolo e diabete, passando per un’azione antidegenerativa e neuroprotettiva che potrebbe aiutare a trattare sintomi e manifestazioni di disturbi come l’Alzheimer per esempio. Quello che non tutti sanno, però, è che gli omega-3 sono ottimi alleati di chi fa sport, non solo perché proteggono il muscolo dagli sforzi più intensi ma anche e soprattutto perché, nelle sessioni di allenamento ad altra intensità, con la loro azione antinfiammatoria, proteggono l’organismo tutto dal carico eccessivo.
Poche, invece, le controindicazioni. Le donne incinte o che stanno allattando e chi assume anticoagulanti sono tra i pochi soggetti che dovrebbero prestare più attenzione all’assunzione di omega-3 tramite integratori o apposita dieta. Fermo restando che incrementare la quantità di acidi grassi polinsaturi dovrebbe avvenire sempre e solo nell’ambito di un regime alimentare equilibrato e mai per periodi di tempo prolungati, salvo apposite indicazioni mediche. Nel caso in cui si assumano integratori di omega-3, è importante assicurarsi dell’ottima qualità degli stessi e delle origini controllate di ogni loro componente.