Noleggiare bagni chimici: conviene, quando serve, quanti prenderne

Noleggiare bagni chimici: conviene, quando serve, quanti prenderne

Quando non è possibile accedere alle fognature e alle tubature di scarico, oppure quando c’è bisogno di fare dei lavori temporanei o, ancora, si deve tenere un evento importante e con molta affluenza, c’è bisogno di ricorrere ai bagni chimici. I wc chimici sono infatti progettati per avere una cisterna all’interno della quale vengono riversati i fluidi corporei e, successivamente, disgregati e igienizzati. Le sostanze più utilizzate per farlo, sono solitamente la formaldeide e la soda caustica. Dato che l’acquisto diretto potrebbe essere molto costoso, oppure non necessario dal momento che i bagni successivamente dovranno essere disinstallati, è meglio rivolgersi a una ditta di noleggio bagni chimici. In questo modo, si potranno avere dei bagni portatili della tipologia e della quantità necessaria e, soprattutto, per il tempo di cui si ha bisogno. Anche i prezzi variano in base a questi fattori. Esistono infatti dei bagni con degli accessori o dei meccanismi specifici oppure con dimensioni diverse.

La storia dei bagni chimici: dimensioni a norma

La prima toilette portatile è stata brevettata negli Stati Uniti negli anni ’50 a nome del fondatore della United Sanitation, Harvey Heather. Tuttavia, questa struttura era diversa da quella che conosciamo oggi. Per i servizi igienici portatili in plastica di polietilene, abbiamo dovuto aspettare fino agli anni ’60. In questo caso, il brevetto è stato registrato da George Harding, co-fondatore di PolyJohn Corporation, insieme a Ed Cooper e George Hiskes. I loro prodotti iniziarono anche ad essere esportati in Europa, in particolare nel Regno Unito. E proprio nel Regno Unito nacque una filiale.

Il loro uso più diffuso, sotto il nome di “toilette portatili“, è ovviamente nei cantieri. Il funzionamento si basa su una lama in acciaio che ruota dopo aver spostato l’apposita leva. Quindi, invece di scaricare lo sciacquone come un wc domestico, si aziona una leva, le lame ruotano e i fluidi corporei finiscono in una vasca di raccolta. Altri sistemi prevedono anche dei sensori automatici e uno scarico simile a quello di casa. In modo tale da non dover toccare nulla e rendere il tutto ancora più igienico.

Quanti bagni chimici servono in un cantiere o in una fiera

Per sapere quanti bagni chimici si devono usare, bisogna fare riferimento alla normativa europea UNI EN 16194. Ci sono infatti delle apposite tabelle relative sia ai cantieri che agli eventi. All’interno dei cantieri, infatti, ogni dieci lavoratori c’è bisogno di avere un bagno chimico. Per 20 lavoratori i bagni chimici a disposizione devono essere due. E così via. Se i bagni non sono a norma, si potrebbe ricevere una multa dai 500 ai 2000€ (al datore di lavoro). Per quanto riguarda eventi, concerti e fiere, i bagni chimici da usare sono due fino a 249 persone (evento dalla durata di sei ore). Per eventi di 12 ore, con lo stesso numero di partecipanti, i bagni obbligatori sono 3. Il numero poi aumenta in base al numero di partecipanti. Se possono essere accolte fino a 2000 persone, devono esserci dai 12 ai 18 bagni.

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